Dispacci Extracomunitari Extrasensoriali

La percezione extrasensoriale è una capacità soggettiva di percepire il mondo in maniera inusuale. E’ la capacità di afferrare aspetti non omologati dalla società in cui i soggetti vivono. “Sesto senso”, “seconda vista”, “terzo occhio”, “super senso”, “poteri intellettuali”, sono tutti termini riconducibili all’ESP, sigla entrata nell’uso comune a partire dal 1930 e ormai universalmente accettata che sta per “Percezione Extra Sensoriale” (dall’inglese Extra Sensory Perception, definizione proposta da Joseph Banks Rhine). Letteralmente, l’aggettivo “extracomunitario” indica cose e persone che appartengono a (o provengono da) paesi estranei alla Comunità economica europea e più, globalmente, l’intero pianeta. Mentre la parola dispaccio di solito intende essere una missiva urgente (cartacea e non, con l’avvento di Internet), riguardante importantissime comunicazioni di carattere militare o governative. L’uso accostato di queste tre singole parole non è stato solo casuale, ma attraverso un’approfondita analisi della personalità dell’autore e un sostanziale coinvolgimento emotivo, i termini sono apparsi fulmineamente sincroni e concettualmente contrapposti. La rubrica non è solo ricerca scientifica e fantascientifica, ma attraverso profonde metafore e metonimie si prova a discernere la realtà dalla fantasia, tutto profuso da un profondo senso cinico ed ironico. Un po’ è come la storia della pillola rossa e della pillola azzurra in Matrix: “Dovrete scoprire con i vostri occhi che cos’è, è la vostra ultima occasione se rinunciate non ne avrete altre. Pillola azzurra, fine della storia! Domani vi sveglierete in camera vostra e crederete a ciò che vorrete. Pillola rossa, restate nel paese delle meraviglie e vedrete quant’è profonda la tana del bianconiglio… Vi sto offrendo solo la verità, niente di più!”. A cura di Paolo Zerbo

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