Il Katra esiste anche sulla Terra?

“L’obiettivo comune era chiaramente quello di capire come funzionasse la mente umana e se essa potesse “essere” al di fuori del suo elemento naturale: il cervello umanoide”. Nel XX secolo sul pianeta Terra si sviluppò una branca della cibernetica che cercava di creare macchine pensanti dette “Intelligenza Artificiale”. Le correnti di pensiero erano sostanzialmente due: la prima cercava di partire dall’imitazione fisiologica del funzionamento del cervello, quindi simulando il funzionamento dei singoli neuroni, mentre la seconda ipotizzava la possibilità di ricreare la capacità di pensiero, utilizzando la manipolazione simbolica. Essendo il termine manipolazione simbolica non più in uso, giova qui riportare una breve spiegazione di cosa si intendesse con tale perifrasi: la manipolazione simbolica si utilizzava per creare algoritmi di deduzione automatica, ad ogni concetto viene associato un simbolo (o nome) e le deduzioni vengono operate basandosi su semplici regole derivate dalla logica matematica (per chi non fosse avvezzo a tale disciplina, può, per semplicità associarla ai sillogismi socratici). Partendo da un insieme di simboli detti assiomi assunti come “veri”, si possono dedurre altri concetti che possono, in alcuni casi, essere aggiunti agli assiomi già esistenti. L’obiettivo comune era chiaramente quello di capire come funzionasse la mente umana e se essa potesse “essere” al di fuori del suo elemento naturale: il cervello umanoide. I vulcaniani (specie aliena umanoide dell’universo fantascientifico di Star Trek, originaria del pianeta Vulcano) riescono a trasferire il loro “Katra” in un cervello di un’altro essere. Il Katra è stato definito come “tutto ciò che non è c o r p o r e o ” , quindi tutte le conoscenze ed i ricordi e le “emozioni” che formano la mente. Possiamo allora ragionevolmente pensare che quando un membro della popolazione “vulcaniana” cede il proprio Katra ad un altro, insegni al cervello dell’ospite designato, come riprodurre i meccanismi fisiologici del proprio cervello, in modo da poter ri-generare la mente che risiede nel cervello docente. Se l’umanoide ospitante è un vulcaniano, il Katra ospite sarà controllabile grazie agli esercizi cui essi si sottopongono fin da adolescenti, rendendo possibile il sopravvivere della quintessenza di ogni membro di quella civiltà. Una prova di quanto si sta teorizzando fu data da Spock, quando cedette il proprio Katra al dott. Mc Coy. Essendo un umano, il dottore, non fu in grado di controllare il forte Katra vulcaniano e come logica conseguenza manifestò uno sdoppiamento di personal i tà assumendo atteggiamenti tipici di Spock animati da una forte indole violenta. La cerimonia di rifusione del Katra con il cervello che l’ha originata, denominata “Fal-tor-pan” esiste ed è antichissima. Per ammissione degli stessi sacerdoti di Gol, “maestri di tutte le pratiche mentali”, non è stata quasi mai usata. Il caso di Spock in cui il corpo venne rigenerato,(Star Trek III, Alla ricerca di Spock), unico nel suo genere, è l’unico possibile in cui si constata l’utilità della cerimonia in questione. La cessione del Katra non è quindi utilizzabile per creare dei geni! Allora qual’è il senso di un azione le cui origini si perdono nelle nebbie del tempo? Certo non sarebbe logico cercare di raggiungere l’esistenza eterna trapiantando la propria mente in quella altrui. Lo scopo di questa tradizione vulcaniana è quello di far si che l’esistenza di ognuno di noi non vada mai persa, e che diventi patrimonio comune affinché la conoscenza della comunità, possa evolvere e crescere in armonia. Esiste un limite al numero di Katra ospitabili da un singolo cervello vulcaniano? L’idea che suggerisce la logica è che il cervello non è un secchio che può contenere solo una limitata quantità di acqua, ma una struttura complessa in grado di organizzare tutta l’informazione che riceve in ricordi, ed è ipotizzabile una capienza illimitata. Ciò suggerirebbe la possibilità di coesistenza di molti Katra che possano asservire alla comunità. Inoltre esiste una cerimonia nota solo ai sacerdoti di Gol (selezionati tra i pochissimi che superano il Kholinar), che permette di estrarre il Katra ospitato e di conservarlo, ma soprattutto di consultarlo quando consigliato dalla logica. Che possa asservire anche alle nostre utilità? Domani mi arruolo nell’Alta Scuola di “Vulcano”! Acura di Paolo Zerbo

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