Le Donne del Vino in Sicilia fanno “cento”

Con grande orgoglio mi preme informare che il nostro redattore capo, la dott.ssa Susanna Basile è stata accolta dall’associazione nazionale “Le Donne del vino”.
Proprio con lei sono diventate cento in Sicilia e sono più di mille in Italia!

La dott.ssa Basile, psicosessuologa, in redazione si occupa specificatamente e non solo della Psycology Wine Family Business ovvero della Psicologia delle “famiglie del vino” nel difficile e complesso passaggio generazionale, nonché degli eventi legati alla viticultura.
Sono molto orgoglioso di lei e averla nominata capo redattore non è un contentino alle quote rosa ma un incarico di tutto rispetto per una donna di cultura, con una grande competenza e una molteplicità di skills.

 

In questo momento, Le Donne del Vino, associazione nazionale di grande rilevanza sia economica che di supporto solidale, psicofisico e sociale per le donne associate e non, sono presenti al Vinitaly con l’associazione Marisa Leo APS. Marisa Leo “la combattente delle Donne del Vino” caduta lo scorso 6 settembre per mano dell’ex-compagno nel marsalese.

 

Da direttore responsabile, in questi anni di conoscenza della dott.ssa Basile, voglio raccontare come abbia imparato grazie anche a lei, a comprendere come si nasce maschi e si diventa uomini. Sono anni che la dott.ssa Basile si batte per l’educazione affettiva e sessuale nei confronti di “maschi e femmine” – come li chiama lei – e che possono diventare, comprendendo ed affidandosi al reciproco rispetto, “uomini e donne”. È proprio in una relazione squilibrata tra minus e plus, che si presentano quelle espressioni di violenza e aggressività che stanno alla base di un “Complesso di Inferiorità”.
Poi se ci sono elementi scatenanti come dipendenze o disfunzioni la storia si complica, come spesso posso riscontrare all’interno dei molteplici comunicati che le Autorità Giudiziarie ci inviano, la gelosia morbosa o il senso di possesso sono spesso associati ad alcolismo e tossicodipendenza.

 

Io da uomo, invece, oggi mi sento in grado di ammirare la “forza” femminile presente ne “Le Donne del Vino”, che sono un simbolo non solo di genere, ma del nostro bellissimo e variegato territorio e della nostra meravigliosa ed infinita cultura.

Auguro un grande lavoro di saggezza, forza e bellezza a tutte le donne e a tutte quelle giovani produttrici agricole, manager, giornaliste, studiose, sommelier, enologhe, agronome, avvocate, ristoratrici… (spero non dimenticare nessuno) che sono animate e appassionate, pronte a valorizzare la cultura del vino e il ruolo delle donne anche all’interno delle loro aziende.

 

Il direttore responsabile
dott. Paolo Zerbo

 

Fonte: con la gentile concessione di siciliareport.it